ITINERARIO N.1
"Il borgo marinaro"
Questo itinerario propone una piacevole "passeggiata a mare", lungo la strada che lambisce tutta la baia e ne offre una magnifica visione: dalla foce del Torrente Sirina, sino al molo e, quindi, a Capo Schisò.
Il percorso è un susseguirsi di punti di osservazione diversi e suggestivi che culminano nel sito dove si trova la statua della Nike, posta sull’approdo dei colonizzatori greci, a ricordo del gemellaggio tra Giardini Naxos e Kalkis in Eubea, città dalla quale essi provenivano.
Dal punto di vista storico-architettonico, l’abitato di Giardini Naxos offre, lungo le arterie più antiche ed interne, alcuni elementi di interesse, tra i quali, oltre alcuni palazzetti nobiliari, come Palazzo D’Aveni e il Castello di Schisò, costruito in epoca feudale ed appartenuto alla ricca famiglia spagnola dei De Spuches; l’elegante Chiesa di Santa Maria Raccomandata . Posta all’inizio del centro urbano essa venne edificata originariamente nei primi anni del XVIII secolo e conserva un raffinato fonte battesimale in marmo del 1703, una statua lignea della Madonna, risalente al XIX secolo ed una bella tavola dipinta del 1573, raffigurante la Madonna di Porto Salvo.
Un ulteriore elemento di interesse architettonico è costituito dalla Stazione Ferroviaria di Taormina- Giardini Naxos, che rappresenta un elegante esempio di architettura liberty .

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ITINERARIO N.2
Il Museo e il Parco Archeologico
Questo itinerario propone una rivisitazione delle origini storiche della località attraverso il suo patrimonio archeologico.
Situato quasi all’estremità delle penisola di Schisò, addossato ai resti di un piccolo fortilizio del XVII-XVIII sec., il Museo di Naxos raccoglie principalmente reperti archeologici rinvenuti nelle recenti campagne di scavo condotte nell’area dell’antica colonia.
Si tratta di materiali preistorici che attestano la frequentazione del sito già in periodo neolitico, e numerosi materiali riferibili alle varie fasi della vita della città, da quella greco-arcaica, sino a quella tardo-romana e bizantina ( dai vasi di epoca arcaica e classica, agli utensili domestici dai corredi funerari delle necropoli, ai corredi bellici in bronzo). Esso fu inaugurato il 1° Aprile 1972 dal Presidente della Regione Piersanti Mattarella.
Annesso al Museo si trova il Parco Archeologico dove, all’interno del tessuto urbano di età arcaica, sono presenti i resti delle antiche mura di fortificazione costruite con enormi blocchi lavici, resti di edifici sacri o sacelli, e risalente agli ultimi decenni del VII sec. A.C. l’impianto dell’area sacra. Dello stesso periodo sono le due fornaci presenti in quest’area che erano, probabilmente, destinate alla cottura di oggetti votivi e di grandi vasi e terrecotte architettoniche. Le esplorazioni archeologiche hanno scoperto un secondo impianto urbano che risale dal V secolo. In quello che viene definito l’isolato C4 sono distinguibili blocchi quadrangolari che vanno via via delineando i caratteri dell’architettura domestica.
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ITINERARIO N.3
"L’area Sacra"
Questa breve e piacevole passeggiata ci conduce dalla Via Stracina al Parco Apollo Archegete.
Questa Via, tra l’altro di recente oggetto di interventi di valorizzazione e riqualificazione, durante la stagione estiva diventa isola pedonale.
Nel 425 a.C. in piena guerra del Peloponneso, fu teatro di una grande battaglia contro i Messeni, alleati di Siracusa, dalla quale i Naxii uscirono vittoriosi. Una lapide in bronzo, posta all’inizio della Via, ricorda il tragico evento.
Il Viale costeggia la "Torre Vignazza" antica costruzione del Cinquecento, che faceva parte di un sistema di avvistamento posto a difesa del porto di Naxos. Era inglobata in una fattoria che intorno agli anni Settanta venne abbattuta.
La Torre, fortunatamente rimase in piedi.
Presto potrebbe ritornare a vivere grazie all’intervento della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina, che l’ha espropriata e annessa al parco archeologico per restaurarla e trasformarla, secondo un probabile progetto, in punto di sosta del parco. Proseguendo verso il Torrente S.Venera, si giunge in quella che negli ultimi decenni del VII sec. a.C. era l’impianto dell’area sacra, uno dei maggiori santuari della città . A destra, sono visibili degli scavi che hanno riportato alla luce antichi altari risalenti a questo periodo. Allo stato della stesura di questo opuscolo gli scavi sono ancora in corso, ma si pensa che entro la stagione verranno ultimati e verrà realizzato un piccolo parco.
La nostra passeggiata culmina al Parco Apollo Archegete. Anche qui sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti allo stesso periodo ed è stato realizzato questo Parco attrezzato che in un sapiente gioco architettonico tra il nuovo e l’antico ben si pone con le sue aree a verde, la zona dei reperti, i giochi di luci e acqua. E’ stato intitolato ad Apollo Archegete, in onore del quale, secondo l’autorevole testimonianza di Tucidide, i colonizzatori di Naxos, i Calcidesi dell’Eubea, guidati da Teocle, eressero un’ara sulla quale " i sacri inviati compivano sacrifici prima di salpare" .
Nel periodo estivo il Parco ospita numerosi spettacoli musicali e teatrali inseriti nel cartellone "Naxos Estate".
Torre Vignazza
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